La macchina umidifica le rocche di filato introducendo una quantità di liquido prefissata e regolabile nella rocca stessa. L'introduzione del liquido può essere effettuata sia dall'esterno che dall'interno del tubetto, nel caso quest'ultimo sia forato, inoltre sia con tubetto di plastica che di cartone. La regolazione della quantità del liquido avviene mediante due selettori posti nel quadro di comando e la relativa somma appare su un display.
Il ciclo di lavoro comprende una fase di centrifugazione regolabile, durante l'immissione del liquido nell'interno del tubetto e da una fase di rotazione lenta durante l'immissione del liquido dall'esterno sotto forma di polverizzazione. Prerogativa importante è che la quantità di liquido immessa sia assolutamente costante per ogni rocca, in quanto la dosatura avviene mediante pompa volumetrica a pistone. La completa diffusione del liquido all'interno di tutta la rocca avviene in circa 48 ore.
La macchina umidifica filati linieri, inoltre può essere utilizzato liquido con l'aggiunta di vari addittivi normalmente in commercio. Questa operazione permette di ottenere: la percentuale di umidità convenzionale o desiderata nella rocca prima della spedizione; un maggiore e costante scorrimento del filo; filati più morbidi ed elastici, di conseguenza più resistenti alla rottura; minore polverosità dell'ambiente; aumento produttività delle macchine; ritorno alla percentuale di oliatura e umidità dopo l'operazione di asciugatura in tintoria.
La macchina può avere una, due o quattro camere di umidificazione, per eseguire l'operazione su una, due o quattro rocche contemporaneamente e può essere collegata direttamente alla linea automatica di imballaggio rocche, a completamento della linea stessa.